POESIA DEL CARRISTA

“AI CARRISTI!

Il rombo del trattore fa salire l’adrenalina. Fuori dai capannoni, le urla si mescolano all’eco dei motori. ‘È sempre passato da quel portone, passerà anche questa volta!’ Si urla, si corre, si gira, ci si ferma, si riparte. Dieci uomini attorno al carro che cresce di anno in anno, ma ogni volta lo spazio per manovrare si fa più stretto. L’odore del gasolio, il fumo delle sigarette, il caffè corretto che ha il sapore di quei momenti magici. Eccolo! Il carro finalmente esce, maestoso, e inizia il suo lento cammino per le strade della città. E pensi: ‘Anche questa volta ce l’abbiamo fatta.’ Poi arrivi in piazza, la sfida è vinta. La sfilata ha inizio. Un nodo alla gola, gli occhi lucidi. La gente sorride, i bambini gioiscono, e tu, carrista, ti chiedi se valga la pena di affrontare ogni anno questa fatica. Ma niente può ripagarti di più di questo momento. TU sei il carrista, l’eroe di quei bambini che tornano a sognare, di quei grandi che si trasformano in bambini. Essere carrista non è cosa da poco. È un onore, un impegno, una tradizione che rende una razza rara.

VIVA IL CARNEVALE, VIVA I CARRISTI!”

Signore della gioia,
getta manciate di coriandoli
sui nostri giorni:
colorali di speranza,
illuminali di fede
e nutrili di carità.
Non farci mai mancare
ore felici,
momenti da ricordare,
manciate di allegria
per far lievitare
la pasta informe del quotidiano.
Avvolgici di spensieratezza,
di tanto in tanto,
invitaci alla festa del cuore,
aprici la porta della risata contagiosa,
spalanca le finestre dell’euforia.
Questa allegria
sapremo concimarla con pazienza,
con costante dedizione
finché diventerà pace profonda
e gioia dell’anima.
Amen